Bergsoe si era laureato in zoologia all'università di Coopenghen, era uno scrittore che parlava della sua vita in modo divertente.
Ibsen lo aveva conosciuto, durante un soggiorno romano, i due strinsero un'amicizia molto profonda. Vennero ad Ischia nel 1867. Ibsen era venuto per lavorare e solo verso sera si dedicava all'amico per fare una passeggiata, Bergsoe ci racconta
che le passeggiate serali erano sempre le stesse, solo in rara occasione riuscivano a cambiare percorso ma finivano quasi sempre male perché Ibsen si faceva prendere dal panico e aveva costantemente paura della morte. Bergsoe ci riferisce anche che Ibsen non aveva nessuna intezione di conoscere piu a fondo l'isola, era assente da tutto ciò che lo circondava. Bergsoe invece percorreva l'isola con occhi attenti e non c'era niente che non lo interessasse, percorre l'isola con occhi da naturalista, si interessa del mondo animale, la flora, la geologia e descrisse fedelmente il decorso della sua cura termale. Spronato da Ibsen, Bergsoe scrisse un'opera che si chiama "UNA SERA AD ISCHIA".
Ibsen lo aveva conosciuto, durante un soggiorno romano, i due strinsero un'amicizia molto profonda. Vennero ad Ischia nel 1867. Ibsen era venuto per lavorare e solo verso sera si dedicava all'amico per fare una passeggiata, Bergsoe ci racconta
che le passeggiate serali erano sempre le stesse, solo in rara occasione riuscivano a cambiare percorso ma finivano quasi sempre male perché Ibsen si faceva prendere dal panico e aveva costantemente paura della morte. Bergsoe ci riferisce anche che Ibsen non aveva nessuna intezione di conoscere piu a fondo l'isola, era assente da tutto ciò che lo circondava. Bergsoe invece percorreva l'isola con occhi attenti e non c'era niente che non lo interessasse, percorre l'isola con occhi da naturalista, si interessa del mondo animale, la flora, la geologia e descrisse fedelmente il decorso della sua cura termale. Spronato da Ibsen, Bergsoe scrisse un'opera che si chiama "UNA SERA AD ISCHIA".