Pittore, nel suo noto libro SUDFRUCHTE racconta il suo soggiorno ad Ischia. Pecht disse che Forio ed Ischia erano poco visitate da stranieri, a lui piacevano molto i dittorni di Forio. La popolazione la trovava molto più gentile dei Napoletani e ci andava molto d'accordo.
Personaggi storici ospiti dal 1800 ad oggi
Ernest Willkomm
Scrittore, era diventato famoso per il suo romanzo "DIE EUROPAMUDEN". Venne ad Ischia nel 1846, trovò, disse, una buona accoglienza cibo discreto ed un alloggio non troppo caro. Era gennaio quando cavalcò via Fiaiano verso la vetta e da lassù godette un panorama di grandissimo respiro egli disse: "si abbracciano con un solo sguardo i grandi stupendi tre golfi di Gaeta, Napoli e Salerno".
Ernest Renan
Venne ad Ischia ben tre volte, era uno studioso e un conoscitore di lingue e culture sematiche. Venne nella speranza che le terme di Casamicciola lo potessero liberare dai suoi dolori artritici che lo tormentavano. Egli disse che il luogo era affascinante, la vita facile, e riteneva che i bagni era veramente efficaci contro i dolori reumatici.
Ernest Haeckel - Hermann Allmers
Haeckel aveva conseguito una laurea a soli 25 anni, voleva conoscere il mondo marino. Nel giugno del 1859 conosce Allmers, poeta della Frisia Orientale e proprietario terriero; i due girarono l'isola. Alcune delle loro escursioni furono: sull' Epomeo che offriva una vista meravigliosa, sul monte Tabor con sorgenti altrettanto bollenti, Forio che richiamava l'Africa per le sue costruzioni.
Crauford Tait Ramage
Venne ad Ischia nel febbraio del 1828, giunse a Casamicciola dove alloggiò. Purtroppo ci fu un terremoto e Ramage, nel suo diario pubblicato 1868, descrive i danni e i pianti delle povera gente, tornarono a Napoli e informarono dell'accaduto la colonia inglese; così vennero gli aiuti da Napoli.
Christian Gottfried Ehrenberg
Professore all'università di Berlino, venne ad Ischia ed abitò alla Piccola Sentinella e da qui girava l'isola lo interessava il regno animale e vegetale delle sorgenti calde. In una conferenza, che tenne all'accademia Prussiana parlò delle forze di piazza Bagni a Casamicciola, dell'acqua calda che sgorga e stilla in diverse zone nella Valle del Tamburo e sulle pareti rocciose di una voragine della stessa e che decompone la roccia in una massa argillosa.
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